Bambini invitati al matrimonio, si o no?
Lunedì 12 maggio 2014
Dolci, sorridenti, vivaci e allegri, oppure chiassosi, capricciosi, incontenibili e rumorosi. Due facce della stessa medaglia, due punti di vista ugualmente rispettabili: chi ama i bambini e desidera averli come parte attiva nel giorno delle proprie nozze e chi, pur non nutrendo sentimenti negativi, semplicemente decide di non estendere l'invito ai figli dei propri amici.
Chi sa di avere tra gli invitati tanti piccoli signorini deve tenere in considerazione le esigenze di tutti, a partire proprio da quelle dei bambini che difficilmente avranno gli stessi ritmi e interessi degli adulti. In primis, ma non è una novità, un menù a misura di bimbo, servito con modalità e tempistiche diverse da quello senior, magari pensando anche ad un tavolo riservato agli under 10 se il numero e la loro autonomia lo consentono. Fornire degli album oppure organizzare un angolo giochi canalizzerà la loro attenzione e li farà sentire parte integrante di una festa tutta per loro. Un animatore professionista è la scelta perfetta per regalare ai genitori dei piccoli invitati una serata senza pensieri e assicurarsi un ricevimento senza intoppi o emergenze.
Queste accortezze consentiranno
- ai camerieri di non dover fare lo slalom tra i bambini tra una portata e l'altra, per la sicurezza di tutti;
- di non dover costringere chi non è dotato di istinto genitoriale a sorrisi a denti stretti in seguito a piedi pestati o bicchiere d'acqua rovesciato;
- di permettere anche ai genitori dei pargoli di godersi il vostro matrimonio, senza essere costretti ad alzarsi ogni due minuti per soccorrere un figlio piangente o per placare scelte di gioco un po' troppo pericolose.
Le stesse motivazioni riportate qui sopra possono portare qualche coppia a decidere di non consentire la partecipazione alle proprie nozze ai bambini, scelta legittima che però potrebbe risultare poco gradita a qualcuno. Come uscirne? Se di galateo vogliamo parlare, è proprio il “codice delle buone maniere” a chiudere i battenti delle cerimonie ai bambini, quindi se il vostro timore è di sembrare maleducati sappiate che potete contare su questo tipo di supporto. Il matrimonio, il suo stile e il livello di formalità è a discrezione degli sposi, sono loro a decidere cosa fare e non fare e ogni loro desiderio va rispettato, quindi se sentite che non avere bambini al vostro evento è la scelta migliore proseguite sereni per la vostra strada.
La cosa importante è comunicarlo chiaramente e con garbo. Il primo modo per farlo è la cara, vecchia, indispensabile partecipazione. La partecipazione non solo è il primo biglietto da visita di un matrimonio, l'elemento che darà preziose indicazioni in merito al dress code e alle consuetudini da seguire, ma serve proprio a informare chi sarà invitato e chi no, all'interno di una coppia o di un nucleo familiare. Chi troverà sulla busta il proprio nome e quello del partner deve sapere che l'invito riguarda solo chi è menzionato su quel pezzo di carta. Se i nomi dei pargoli o le opzioni “e figli” oppure “e famiglia” sono assenti, gli invitati dovrebbero esimersi dal chiedere ulteriori ragguagli. Se così non fosse è bene farsi trovare pronti al momento di eventuali richieste.
Spiegate tranquillamente le vostre ragioni senza sensi di colpa, le partecipazioni sono consegnate mesi prima del grande giorno quindi il tempo a disposizione per ingaggiare una baby sitter o organizzare un week end con i nonni è più che sufficiente. Attenzione però, se decidete di non volere bimbi al vostro matrimonio il divieto deve essere valido per tutte le coppie di genitori, non fate eccezioni o il malcontento si farà sentire (l'unica eccezione potrebbe essere valida per le neomamme in fase di allattamento che anche volendo non potrebbero delegare questo delicato compito alla suocera).
Io sono stata una sposa che ha fortemente voluto i bambini attorno a sé il giorno del matrimonio, sul nostro sito avevo anche lasciato indicazioni sulle modalità di gestione dei passeggini in chiesa e ho fornito ai miei piccoli ospiti giochi, palloncini, colori e varie sorprese. Nonostante questo ho dovuto combattere con le aspiranti principessine che volevano accaparrarsi il bouquet e hanno invaso praticamente tutte le mie fotografie. Tentavo di chiedere ai genitori di richiamare i loro eredi per un momento ma già si stavano godendo giornata e aperitivo, non mi è rimasto che far tagliare degli scatti alla fotografa, che per fortuna aveva già capito di non scattare dal basso...ora, io mi sono divertita perché ho un amore sconfinato per i più piccoli, ma se rischiate di stizzirvi di fronte alla prima bambina che, scambiandovi per la sua Barbie in formato gigante, si mette a tirarvi il vestito, pensateci bene prima di scrivere i nomi sulle buste.
E voi come gestireste questo tipo di situazione? Che siate spose o invitate, lasciate nei commenti qui sotto il racconto della vostra esperienza: bambini ad un matrimonio si o no?
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Pareri contrastanti vedo! Di certo c'è che ai bambini non si può chiedere di "fare gli adulti", quindi sponsorizzo un servizio di animazione che accontenti tutti :-)
Se non invitassero i miei figli me ne starei volentieri a casa, risparmio pure i soldi del regalo e buona festa ai miei nuovi ex amici :D dai miei figli non mi separo per capriccio altrui
Ciao, io sono nella categoria no pargoli ma il mio compagno non è d'accordo anche perché abbiamo una nipotina che avrà quasi 4 anni e sarebbe carino includerla nella cerimonia. ora dalla mia ho il galateo
Sono Valeria Ferrari, wedding planner, e sono qui per organizzare il vostro grande giorno. Leggi di più...
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