Idee per il tuo matrimonio: la cerimonia del tè
Martedì 5 giugno 2018
Uno dei miei posti preferiti, dove vado ogni volta che ho bisogno di una pausa e di un momento di vera pace, è una sala da tè poco distante da casa mia. E' un locale davvero tanto grazioso, in cui tutti sono gentili, le cose che ti circondano sono belle e quello che puoi gustare è tutto molto molto buono. No, delizioso è il termine più corretto. I tanti tipi di tè disponibili, miscele che arrivano da tutto il mondo, sono sempre accompagnati da prelibatezze di ogni tipo.
E' una sala da tè che frequento da tanto tempo e anni fa, grazie ad un'iniziativa della proprietaria, ho scoperto una cosa che mi è rimasta così tanto in testa che non avrò pace finché non riuscirò ad inserirla in uno dei miei matrimoni.
Ti racconto di cosa si tratta in modo da lanciare un appello: chi vuole fare felice una wedding planner venga da me e mi lasci inserire nel proprio matrimonio...la cerimonia giapponese del tè! Ho partecipato a questo rito soltanto una volta, ma sono rimasta così colpita e affascinata da ogni gesto e da tutta la simbologia legata a questa tradizione che, nonostante sia trascorso tanto tempo da allora, ancora mi ricordo dell'atmosfera magica che c'era.
La preparazione della bevanda, il monaco buddista che spiegava ogni passaggio e il motivo di ogni scelta, di ogni materiale, di ogni azione, di ogni suono. La cerimonia giapponese del tè è intrisa di spiritualità, per questo la trovo perfetta per celebrare un matrimonio civile o simbolico.
La cerimonia del tè ha origini antichissime, il consumo di questa bevanda era riservato ai monaci, che bevevano il tè matcha per non assopirsi durante le lunghe sessioni di meditazione. Dalle occasioni religiose passò alle case aristocratiche, che lo servivano agli ospiti nelle occasioni mondane, e poi ai Samurai, che elevarono di nuovo il consumo di questa bevanda a momento di preghiera e purificazione. In questo modo la cerimonia del tè entrò in stretta connessione con lo Zen, la ricerca dell'illuminazione che è la chiave di lettura di ogni piccolo, codificato gesto.
Ad esempio, la stanza in cui si deve svolgere il rito, deve essere semplice e spoglia. Concetto perfettamente in linea con la purezza e il “vuoto” fisico e mentale a cui si aspira attraverso la pratica della meditazione. Le fasi della cerimonia sono prestabilite, lente, eleganti, fortemente simboliche. Una cerimonia che da rito è diventata una vera arte e che ancora oggi viene utilizzata per sigillare patti e contratti. Ecco perché è l'ideale per celebrare un'unione!
Se vuoi approfondire, qui puoi trovare una serie di libri sull'argomento, ma se ti serve per organizzare qualcosa di più che una cerimonia del té (un'intero matrimonio supponiamo), la cosa migliore da fare é accedere gratuitamente al mio mini-corso online “Mi sposo! E adesso?”, cinque lezioni via mail che ti accompagneranno felicemente verso l'altare.
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Sono Valeria Ferrari, wedding planner, e sono qui per organizzare il vostro grande giorno. Leggi di più...
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