Dopo l'ultimo discorso di Conte, anche il mondo dei matrimoni entra nella sua Fase 2.

Considerata la chiusura del settore eventi “ad oltranza” è una fase 2 senza certezze, se non quella che il 2021 sarà l'anno del nostro rifiorire.

Sono una wedding planner e sono abituata a rispondere alla principale richiesta dei miei sposi: avere sicurezza. E l'unica sicurezza che abbiamo ora come ora è la consapevolezza che ci vorrà ancora un po' di tempo prima di tornare a festeggiare in modo spensierato.

Noi wedding planner, e parlo al plurale perché mai come in questo periodo mi sono sentita parte di un gruppo di professionisti che svolge questo lavoro con amore e coscienza, abbiamo continuato ad operare e a sostenere i nostri sposi nonostante ci stesse tremando la terra sotto ai piedi.

Il nostro lavoro ha un forte legame con il turismo e vive di assembramenti, abbiamo capito subito che tutto sarebbe stato messo in stand by per un lungo periodo di tempo.

Ma questo lavoro non lo si fa senza avere una missione, una missione che riguarda parecchio il far star bene le persone.

Così abbiamo ascoltato, cercato, ipotizzato, capito e ci siamo mossi con decisione, seppur in punta di piedi. Ora è arrivato per tutti il momento di essere lucidi, con positività ed obiettività.

Non sono mai stata d'accordo con chi consigliava tranquiillamente di mantenere invariati i matrimoni estivi “per trasmettere ottimismo”. Cosa se ne fa di un sorriso una sposa che si vede annullare il matrimonio due settimane prima?

Ogni evento va valutato singolarmente, ma la linea generale che ho preferito seguire con le mie coppie, valutando anche la provenienza degli ospiti, è stata di spostare il prima possibile. Prima che scoppiasse il panico, prima che si riempissero i calendari delle location.

Portare avanti l'organizzazione fino al limite più ragionevole (due settimane?) è una scelta che va valutata a dovere.

Avere una data di back up è utile, ma non mette in cassaforte il tuo matrimonio.

Avrai sicuramente sentito parlare mille volte di opzioni sulle date in questo periodo. Vorrei chiarirti che l'opzione non è vincolante ed anzi è, spesso, un favore personale che viene concesso.

Fai in modo che ci sia almeno una promessa scritta su una nuova ipotetica data, perché la quantità dei matrimoni del 2021 sarà davvero molto elevata.

Ovviamente dipende dalla location che hai scelto, dal fatto che sia un luogo solitamente molto richiesto o meno.

Inoltre proseguire con l'organizzazione andando a ridosso della data, implica che i fornitori continueranno a lavorare. Ad esempio un grafico continuerebbe a lavorare per te, entrerebbe nella fase di stampa a quel punto, quindi cambiare data significherebbe comunque saldare quanto previsto e aggiungere del lavoro e dei pagamenti per riadattare tutto alla nuova data.

Siamo tutti stati possibilisti fino a questo momento, ma ora siamo consapevoli che riaprire attività legate agli eventi non è una priorità del governo e non ci sono le condizioni sanitarie per poterlo fare (perdonami ma se c'è la possibilità di evitare matrimoni con la mascherina io la colgo al volo).

Sei sei iscritta alla mia newsletter avrai già scaricato RicominciAmo, la mia guida per ri-organizzare il matrimonio e renderlo ancora più bello di prima (iscriviti e riceverai anche il mio mini-corso “Mi sposo! E adesso?”).

La cosa più sicura al momento è valutare i rischi, il tempo a disposizione e un piano B, che questa volta è una cosa seria per davvero (magari il problema quest'anno fosse un'estate piovosa!).

“E se sposto e poi tutto si risolve?” mi potrai dire tu.

“E se non sposti e non si risolve niente?” ti rispondo io.

E' come quando non c'è un piano B per la pioggia e gli sposi non vogliono noleggiare una tensostruttura perché “Se poi non piove ho buttato via 2.000 euro di caparra”. Ma se non si prenota la tensostruttura e poi piove, saranno almeno 20.000 gli euro gettati al vento.

Tutto quello che stiamo vivendo è uno sforzo, nessuno se lo meritava, non è giusto rinunciare ad un sogno cullato per così tanto tempo.

Ma ci siamo in mezzo, tutti, quindi è meglio guardare le cose negli occhi.

Per ogni matrimonio si trova sempre la miglior soluzione possibile. A volte la miglior soluzione possibile non corrisponde alla soluzione ideale o a quella desiderata.

La fase 2 non sarà quella che speravamo, ma ce ne sarà una terza, in cui ci guarderemo da vicino, ci abbracceremo, brinderemo, ci toglieremo le scarpe e balleremo fino a notte fonda.

Rideremo di nuovo, tanto, con i calici alzati, i capelli arruffati. Canteremo insieme, così tanto che il giorno dopo saremo senza voce.

Saremo felici, di nuovo, ancora di più, perché sapremo che tutto quello che ci circonda avevamo rischiato di non averlo più, di non averlo mai.

E io ho così tanta voglia di tornare a sposarvi che mi viene da piangere.

Ma aspetto, faccio tutto quello posso, perché so che tornerà il momento in cui vi metterò il fiore all'occhiello, vi dirò di stare tranquilli, vi aspetterò fuori dalla chiesa, vi sistemerò l'abito, vi dirò di tenere basso il bouquet e di fare un bel respiro.

E poi sentirò la musica risuonare, vi guarderò entrare in chiesa e penserò alla prima volta che ci siamo incontrati. A come eravamo degli sconosciuti e ora so così tanto di voi che quasi sono gelosa degli amici che vi vogliono tutti per loro.

Ma saprò che è giusto così, vi lascerò guardarvi negli occhi, scambiarvi gli anelli, realizzare il vostro sogno.

A quel punto sarò già al millesimo km in location, ci sarà sicuramente qualcosa da sistemare, qualcuno con cui ripassare la timeline, qualcuno che grida il mio nome dall'altro lato del giardino.

Mi godrò la perfezione che si respira in quel silenzio elettrico, per poi lasciarla nelle vostre mani, perché tutta quella bellezza sarà lì per voi.

Non sarà quest'anno, ma sarà. E' una promessa.